Un pacco. All’interno ci sono un dolce natalizio e uno champagne per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Lui è felice e grato. Ringrazia il buon cuore di qualche romano - attento e altruista - che anche nell’ultimo giorno del 2023 non si è fatto attendere: ha raggiunto la sua dimora, una tenda grigia, in un parco in via Ugo Ojetti, a Talenti e lo ha riempito di coccole e prelibatezze. Perché la catena di solidarietà che si è creata attorno a Roberto Mascioli è un atto di grande amore che difficilmente potrà dimenticare. L’uomo, 58enne, da diverso tempo non ha un’abitazione e nemmeno un'occupazione. Nel 2019 l’ennesimo arresto per spaccio e l’uscita dal carcere di Rebibbia dopo tre anni e mezzo di detenzione. La voglia di riscatto per Roberto corre più forte di qualunque altra partita. Sono pregiudicato, è vero, ma ho voglia di ricominciare, di lavorare e vivere una vita onesta». Nel suo riparo di fortuna c’è tutto: cibo, coperte e vestiti. «Non sono un barbone», precisa. «Ho qualche amico che mi “ospita” per fare la barba e la doccia. Oltre a tanti residenti che ogni giorno si mobilitano per offrirgli abiti, alimenti e calore umano. E la sua gratitudine arriva ad esprimerla anche sui social: «Volevo ringraziare chi mi ha lasciato una busta con un panettone e spumante. Grazie di cuore e buon Anno Nuovo», scrive l’uomo all'interno di un gruppo social.
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La storia di Roberto, dall’inferno della droga al desiderio di rinascita
La discesa verso la prigionia della droga comincia molto presto per Roberto.
La solidarietà del quartiere ( e social)
Abiti usati, sacchi a pelo, cibo e bevande calde: un intero quartiere si è mobilitato per aiutare Roberto e rendere la sua tenda, all’interno dell’area verde dedicata ad“Age&Scarpelli”, nel cuore di Talenti, un giaciglio confortevole. «Sono persone splendide, non vivono di preconcetti». La gara di solidarietà per assistere Roberto è corsa anche sui social dove l’uomo ha ringraziato - sulla pagina faceboook “Sei di Talenti se” - le tante persone che sono arrivate e lo hanno omaggiato di doni anche nel giorno di Capodanno. «Un uomo gentile e con tanta dignità», lo descrive un utente. «Ma come fa a viver così?», rimarca un altro. L’ultimo giorno dell’anno, Roberto, lo ha trascorso sempre in tenda tra un panettone e un bicchiere di vino. Le sue giornate sono scandite da brevi passeggiate e qualche tappa al bar di una famiglia di cinesi a pochi passi dal parco. E quel desiderio vivo di rinascita perché - conclude Roberto - «una seconda chance nella vita non si nega a nessuno».